Scrub, peeling o maschera? Ecco le differenze:
• Lo scrub è un’esfoliazione di tipo fisico e riguarda l’allontanamento delle cellule dello strato più superficiale della pelle, quelle già in fase di distacco
• Il peeling elimina parecchi strati di cellule cutanee, è di tipo chimico e, se effettuato in profondità, per le possibili reazioni della pelle è di competenza medica (peeling dermatologico).
• Le maschere sono invece una soluzione intermedia: un’esfoliazione superficiale di tipo chimico o enzimatico, eseguita anche a casa.
Il peeling chimico
Utilizzato per favorire un turnover cellulare e produrre un rinnovamento cutaneo, consiste nell’applicazione sulla cute del viso di sostanze chimiche acide di diversa natura e concentrazione a seconda dell’effetto esfoliante che si vuole ottenere. Infatti il peeling chimico risulta utile sia per rendere semplicemente la pelle più luminosa (peeling superficiale), sia per migliorare diversi inestetismi, come macchie, esiti di acne e cicatrici, ipercheratosi, smagliature o rughe di diversa profondità (peeling medio e profondo). Tra gli esfolianti più utilizzati troviamo gli alfa-idrossiacidi (o acidi della frutta) e tra questi il più noto è l’acido glicolico, l’acido salicilico e l’acido tricloroacetico, particolarmente aggressivo. La scelta di queste sostanze (o del mix) dipende dalle problematiche da risolvere, dalla profondità del peeling, dalla sensibilità della cute e dall’età della persona.
Il dopo
A seguito della seduta di peeling è normale che si verifichi per qualche giorno un arrossamento della cute del viso e un senso bruciore e irritazione, anche di prurito per un lieve processo di desquamazione. Di solito questi effetti sono modesti e tendono a scomparire in un breve lasso di tempo. In questa fase è importantissimo tenere la pelle ben idratata, evitare il sole per circa 10 giorni e utilizzare anche una crema con filtro solare. Non è quindi consigliato attuare questo tipo di trattamento durante l’estate.
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